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Informativa sul BRUCO AMERICANO Hyphantria Cunea

bruco

Anche quest’anno si sta verificando la periodica infestazione di BRUCO AMERICANO (c.d. Ifantria).

Data di Pubblicazione

09 luglio 2025

Tipologia

News

Descrizione estesa

Anche quest’anno si sta verificando la periodica infestazione di BRUCO AMERICANO (c.d. Ifantria).

 

I segni tipici di una pianta infestata sono i nidi sericei biancastri sulle chiome e la presenza di rami defogliati e/o schelettrizzati che, nel caso di infestazioni di notevole entità, possono interessare l’intera pianta ospite.

I bruchi di questo lepidottero attaccano diverse latifoglie arboree ed arbustive (non le conifere) per cibarsi delle loro foglie, approssimativamente sino al mese di settembre.

 

Dopodiché si allontanano dalle piante alla ricerca di un posto protetto in cui incrisalidarsi per trascorrere l’inverno, in questa fase possono quindi invader numerosi, anche gli edifici prossimi alle piante infestate.

 

La dannosità di questo insetto è riconducibile esclusivamente alla sua voracità che può provocare defogliazioni pressoché totali alle piante attaccate; solitamente però NON PREGIUDICANO LA SOPRAVVIVENZA DELLE PIANTE STESSE, neppure in caso di defogliazione totale.

 

I bruchi per il loro aspetto repulsivo possono arrecare fastidi non trascurabili quando finita la fase di alimentazione, nella ricerca di un luogo riparato dove trascorrere i rigori invernali, possono trasferirsi sugli edifici.

TUTTAVIA ANCHE SE PROVVISTI DI APPARISCENTI SETOLE, I BRUCHI SONO INNOCUI, NON SONO URTICANTI, NÉ  PER LE PERONE, NÉ  PER GLI ANIMALI DOMESTICI.

 

È infatti importante precisare che nelle nostre zone in questo periodo dell’anno, le infestazioni da bruchi sulle piante e sui muri dei fabbricati NON SONO CAUSATE dalle larve (urticanti e pericolose per persone e animali) della PROCESSIONARIA (del Pino o della Quercia) che ha fasi di sviluppo differenti.

 

 

CONSIGLI PER IL TRATTAMENTO NEL PERIODO ATTUALE.

 

In considerazione dello stadio attuale nello sviluppo dell’insetto, in questo periodo i trattamenti puntuali mediante lotta chimica (a base di piretrine naturali o piretroidi di sintesi) sarebbero di limitata efficacia nel limitarne la popolazione, tuttavia  possono essere applicati in prossimità degli ambienti domestici in cui le larve potrebbero cercare rifugio per trascorrere l’inverno.

 

Può essere utile -seppur relativamente- nel caso della presenza delle larve ancora sulla pianta, l’asportazione e la bruciatura dei nidi.

 

Si raccomanda di non conferire i rami infestati presso il deposito degli scarti verdi del Centro di Raccolta Rifiuti di  Via Carducci.

 

 

In ogni caso la situazione, seppur sgradevole ma senza rischi per la salute umana o degli animali domestici, si  risolve naturalmente con la stagione autunnale.

 

 

 Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio Fitosanitario Regionale scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: infofito@regione.lombardia.it

 

Luglio 2025

 

                                 F.to IL SINDACO

                           Montagnoli Prof. Claudio

 

 

Ultima modifica: mercoledì, 09 luglio 2025

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