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Campagna di sensibilizzazione SALT AWARENESS WEEK 13-19 Maggio 2024.

sale

ATS Insubria ha aderito alla Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo del Sale, dal 13 al 19 maggio 2024, sottolineando il valore della Dieta Mediterranea nel facilitare la riduzione del consumo.

Data di Pubblicazione

13 maggio 2024

Tipologia

Avviso

Descrizione estesa

Campagna di sensibilizzazione SALT AWARENESS WEEK 13-19 Maggio 2024.

Nell’ambito della sensibilizzazione della popolazione sull’importanza della prevenzione e della promozione della salute per ridurre l’incidenza delle malattie cronico-degenerative, ATS Insubria ha aderito alla Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo del Sale, dal 13 al 19 maggio 2024, sottolineando il valore della Dieta Mediterranea nel facilitare la riduzione del consumo del sale.

L’eccesso di sale nella dieta, che inizia spesso già dallo svezzamento, è particolarmente dannoso in quanto induce un progressivo aumento della pressione arteriosa già dai primi anni di vita e favorisce lo sviluppo di ipertensione in età adulta. Uno studio recente ha, anche, evidenziato una correlazione tra l’abuso di sale e la predisposizione all’infarto cardiaco e all’ictus cerebrale.

Gli studi hanno evidenziato anche la frequente associazione tra abuso di sale, obesità e aumento dei valori pressori, dovuta al fatto che un’alimentazione ricca di sale dipende in buona parte dal consumo di prodotti trasformati ricchi di sale aggiunto e ipercalorici che, stimolando, tra l’altro, il senso della sete, inducono, specialmente gli adolescenti, al consumo di bevande zuccherate, a loro volta ipercaloriche.

Gli studi epidemiologici condotti in circa 200 Paesi in tutti i continenti hanno segnalato l’abuso di sale come l’errore alimentare maggiormente responsabile di morti premature e disabilità correlata allo sviluppo di malattie croniche non trasmissibili. A livello globale, sarebbe possibile prevenire oltre due milioni e mezzo di morti premature, attraverso la riduzione del consumo di sale a meno di 5 grammi al giorno, tra quello già presente negli alimenti e quello aggiunto, secondo le indicazioni dell’OMS.

La principale fonte di assunzione del sodio nella dieta italiana è data dal cloruro di sodio (sale), aggiunto nei prodotti trasformati di tipo artigianale, industriale o della ristorazione collettiva (almeno il 50% dell’assunzione totale) e poi da quello aggiunto in cucina e/o a tavola (circa il 35%).

Il contenuto di sale della frutta, della verdura e in generale degli ortaggi freschi è, invece, molto basso.

L’impegno individuale deve essere accompagnato da una strategia globale che richiede, a livello nazionale e internazionale, la collaborazione dell’industria alimentare e la sensibilizzazione della popolazione attraverso campagne informative.

È bene ricordare:

 

Elementi di consapevolezza e di motivazione ai fini della riduzione del consumo di sale

• La nostra assunzione di sale supera largamente i bisogni fisiologici.

• L’eccessivo consumo di sale aumenta la pressione arteriosa e, riducendo il consumo, nella maggior parte dei casi, la pressione diminuisce.

• Un maggior consumo di sale è associato anche a lesioni aterosclerotiche premature e ad un più alto rischio di eventi cardiovascolari, quali infarto cardiaco ed ictus cerebrale.

• La riduzione della pressione conseguente alla riduzione del consumo di sale è in grado di prevenire un numero sostanziale di eventi cardiovascolari.

• La moderazione nel consumo di sale sarà tanto più efficace quanto prima viene implementata nella vita di un individuo.

 

I consigli per la riduzione del consumo di sale negli adulti e nei bambini

1. Acquisire consapevolezza del proprio consumo abituale di sale (eventualmente attraverso la misura dell’escrezione di sodio in una raccolta delle urine delle 24 ore) e realizzare il divario tra il proprio livello di assunzione e quello raccomandato (<5g al giorno complessivamente).

2. Valutare quanta parte del proprio consumo di sale è dovuta al sale aggiunto in famiglia e a tavola e quanta dipende, invece, dal contenuto di sale dei prodotti che acquistiamo o che consumiamo fuori casa (pane, pizza, taralli, crackers, grissini, formaggi, salumi, prodotti in scatola o in vetro, piatti pronti).

3. Impegnarsi a ridurre sia il sale di uso domestico, sia quello nei prodotti acquistati o consumati fuori casa, leggendo sistematicamente l’etichetta al momento dell’acquisto e raccomandandosi di aggiungere poco sale a ristorante.

4. Non aggiungere sale negli alimenti dei bambini e limitarne al massimo l’uso per tutta la famiglia.

5. Limitare l’uso di condimenti alternativi contenenti sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape, ecc.).

6. Insaporire i cibi con erbe aromatiche (come aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, menta, origano, maggiorana, sedano, porro, timo, semi di finocchio) e spezie (come pepe, peperoncino, noce moscata, zafferano, curry).

7. Esaltare il sapore dei cibi usando succo di limone e aceto (ad es. nelle insalate).

8. Consumare solo eccezionalmente alimenti trasformati ricchi di sale (snack salati, patatine in sacchetto, olive da tavola, acciughe salate, alcuni salumi e formaggi).

9. Nell’attività sportiva moderata reintegrare con la semplice acqua i liquidi perduti attraverso la sudorazione.

 

 

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Ultima modifica: lunedì, 13 maggio 2024

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